Buongiorno miei avidi lettori, avete dormito bene (se avete dormito, naturalmente..).
Essendo la regina delle seghe mentali *ora lo aggiungo alla mia descrizione qui a sinistra* stanotte ho sognato Cristina del T che mi chiedeva di stare ore al servizio clienti di nonsocosa e io, rifiutandomi, sono stata licenziata. Allora, premettendo che non mi rifiuterei mai di fare una scemenza del genere e anzi spero che non me lo chiedano perchè ci possono mandare la Barbie del giorno a parlare col servizio clienti, sono sicura che non mi licenziano. al tirocinio non esiste proprio la parola licenziamento.. ovvio se dai fuoco alle cucine, infili un virus azzerando il sistema e robe così è normale che ti mandano via ma insomma io sono una brava ragazza..
e da brava ragazza stavo cercando di organizzare una festa intima per soli iscritti al club "Erika 4 president" datata 26 aprile, giorno in cui i miei dovrebbero guardare i pesciolini e gli squali e i piraña all'acquario di Genova ma proprio ieri mia madre, alla mia domanda "beh a che punto sei con l'organizzazione del "viaggio"?" accidenti che organizzazione.. comprare 3 biglietti A/R per la nave.. poi se sono solo A mi fa anche più piacere ma questi sono solo pensieri personali.. dicevo, lei mi fa "non ho tanta voglia.."
faccia di Erika:
COOOOOSA?? se non ci va le farò passare l'inferno! per una volta che posso stare on my own loro devono rovinare letteralmente la festa. DOH!
Comunque Valentina mi fa molto piacere che leggi, continua a farlo se ti fa piacere e soprattutto commenta. mi piacerebbe vedere il tuo blog se ce l'hai.. vedi le delusioni sono più facili da superare se non hai da dimenticare un viso. io e lui avevamo un rapporto a distanza. questo rende la situazione molto più facile se poi ci metti un'indifferenza lunga un anno *non da parte mia*
Ti lascio una citazione del mio autore preferito. non so se ci sta a fare molto ma.. insomma enjoy it!
"Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come fossero medaglie, so che la Libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello della Schiavitù"
Paulo Coelho, Lo Zahir
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