mood: una giornata col sole in fronte!

domenica ho fatto 330 foto. no non sto scherzando T R E C E N T O T R E N T A che mi sa che sono pure andata a capo con questa parola.

ho messo lo scatto multiplo e ho tenuto premuto il dito sul tasto, in continuazione. clickfoto clickfoto clickfoto clickfoto clickfoto clickfoto clickfoto clickfoto clickfoto per 330 volte.

ho visto Francesco, è stato per me un bellissimo momento.. aspettavo di vederlo e non avrei mai pensato di avere la possibilità di averlo così vicino a me! sono stata svegliata dal suo arrivo alle 8.15 di domenica mattina, ho ascoltato le sue parole dal suo primo incontro, quello coi lavoratori sardi. abbiamo diverse realtà di crisi in questa nostra isola e lui le ha volute ascoltare.. le sue parole sono state come balsamo sui nostri cuori di sardi orgogliosi della propria terra ma in continua lotta contro la povertà. ci ha detto di non mollare, di avere speranza anche se la mancanza di lavoro ci fa perdere la dignità.. ha avuto parole per i lavoratori con cui ha organizzato il primo incontro *impossibile non fare il paragone con Benedetto XVI che non lo fece*, ha avuto parole per i malati prima della messa in Basilica, ha avuto parole per i giovani durante l'incontro serale.. ha baciato tantissimi bambini, ha toccato mani, ha benedetto e ha sorriso. ha sorriso tantissimo, questo Papa che mi toglie il respiro!

Vi lascio qui sotto una parte del discorso fatto a noi giovani godetevelo e lasciatevi portare nella riflessione, perché a me ha fatto pensare tanto.

«Ho letto le domande che mi avete spedito: l’esperienza di fallimento a volte ci lascia vuoti, ci scoraggia. Una cosa da non fare è lasciarsi vincere dal pessimismo e dalla sfiducia. Voi giovani non potete e non dovete essere senza speranza, un giovane senza speranza non è giovane. Un giovane senza gioia è preoccupante, perde la sua stessa giovinezza. Chi vende morte vi offre una strada quando siete tristi: per favore, non regalate la vostra gioventù a coloro che vendono morte. Voglio essere sincero, non vengo qui a vendere un’illusione: vi dico, guardate avanti, fidatevi di Gesù, Gesù non è un’illusione. Il Signore è vicino ai nostri fallimenti, alla nostra fragilità,non dovete spaventarvi davanti alle difficoltà. Giovani di Sardegna, gettate davvero le reti e prendete il largo. Un giovane non può lamentarsi continuamente come in una veglia funebre, quando tutto sembra fermo e stagnante, quando i problemi personali ci inquietano, la fede in Gesù conduce a una speranza che va oltre. Aprirci a Dio per aprirci agli altri, anche a piccoli passi.»

e dopo questo mi preparo a una pesantissima settimana, fatta di rientri a lavoro, di turni lunghi 7+4 e di una valigia in preparazione, destinazione: Milano per il weekend!